Vuoi acquistare casa e non vuoi avere nessun rimpianto per un acquisto sbagliato?
Allora per non trovarti ad acquistare casa e poi rimpiangere l’acquisto fatto e disperarti ecco cosa devi controllare dopo che hai verificato il TITOLO DI PROVENIENZA e le VISURE IPOTECARIE.
La terza verifica consiste nell’analizzare con molta attenzione 2 documenti che sono la VISURA CATASTALE e la PLANIMETRIA CATASTALE.
Che cos’è la VISURA CATASTALE?
La visura catastale è quel documento grazie al quale si riesce ad identificare un determinato bene immobile sul territorio italiano.
La visura catastale può essere richiesta al Catasto o anche online.
Il Catasto si divide in due sezioni catastali:
1- Catasto TERRENI (da consultare nel caso si tratti di un acquisto di un terreno)
2- Catasto EDILIZIO URBANO (da consultare nel caso si tratti di un acquisto fabbricato o appartamento)
Il territorio di un Comune ad esempio Monteforte Irpino è diviso in tanti FOGLI che a loro volta sono divisi in PARTICELLE.
Quindi se vuoi acquistare un TERRENO per individuarlo catastalmente avrai bisogno di conoscere il Comune, il Foglio e la Particella o le Particelle (nel caso il terreno è composto da più particelle).
Invece nel caso in cui vuoi acquistare un APPARTAMENTO avrai bisogno del Comune, del Foglio, della Particella e in più del SUBALTERNO per richiedere la visura catastale.
Se dai uno sguardo alla foto allegata nei commenti potrai vedere che ci sono delle zone delimitate con un numero scritto all’interno che è il numero della particella e quello è un TERRENO.
Mentre le zone di colore grigio con sempre un numero all’interno rappresentano i fabbricati, cioè sono dei beni immobili.
Ora se un fabbricato (zona grigia) è composto da 10 appartamenti e 10 garage ci saranno i subalterni numerati da 1 a 20 che identificheranno ogni singolo appartamento e ogni singolo garage.
ESEMPIO: un appartamento lo puoi identificare così:
Comune – Foglio – Particella – Subalterno.
Oltre ai dati catastali troverai anche la categoria dell’immobile, la classe, la consistenza (quanti vani catastali è), la superficie, e la rendita catastale che è grazie a quella che paghi le tasse allo Stato.
Altro dato importante-fondamentale che trovi è la DITTA, cioè a chi risulta intestato il bene immobile catastalmente.
ATTENZIONE
Ho scritto catastalmente perché il catasto non è probatorio, cioè non identifica il proprietario legale del bene.
In effetti al catasto può risultare sulla visura GARIBALDI GIUSEPPE mentre il vero proprietario è MAZZINI GIUSEPPE.
Questo succede quando la “voltura catastale” non viene effettuata oppure al catasto non passa, quindi se dovessi riscontrare questa situazione bisogna aggiornare la ditta con la voltura.
Oggi o meglio dal 1° luglio 2010, per trasferire un immobile bisogna che ci sia l’”ALLINEAMENTO CATASTALE”, la ditta riportata sulla visura deve coincidere esattamente con il proprietario o i proprietari, in base alle quote possedute, altrimenti l’atto notarile può essere NULLO.
Quindi ricapitolando la visura catastale è quel documento grazie al quale riesci ad identificare un determinato bene immobile sul territorio nazionale.
Che cos’è la PLANIMETRIA CATASTALE?
La planimetria catastale non è altro che la rappresentazione grafica della distribuzione degli spazi interni di un’unità immobiliare (villa, appartamento, deposito, garage, locale commerciale,…).
Con l’ALLINEAMENTO CATASTALE introdotto nel 1° luglio 2010 la planimetria catastale è “entrata” nell’atto notarile.
Infatti dal 1° luglio all’atto notarile viene allegata la planimetria o le planimetrie (a seconda di quanti beni vengono ceduti), ed essendo allegate vengono firmate sia dalla parte venditrice che dalla parte acquirente.
In più all’interno dell’atto notarile il notaio inserisce questa dicitura:
“Le unità immobiliari innanzi descritte sono graficamente raffigurate nelle planimetrie depositate in Catasto, ivi presentate in data …………. e protocollate col numero ……………., rilasciate in copia in data ………………., rispettivamente con i numeri …………. per l’appartamento e ………… per il box auto.
La ditta intestataria, titolare dei beni, come rappresentata, dichiara e la parte acquirente ne prende atto, che i dati catastali innanzi riportati e le predette planimetrie sono conformi allo stato di fatto degli immobili in oggetto, sulla base delle disposizioni vigenti in materia catastale”.
Di conseguenza la planimetria catastale deve essere conforme allo stato di fatto dell’immobile.
Ad esempio: la planimetria di un appartamento deve corrispondere esattamente con le mura esterne e le divisioni interne.
Nel caso in cui non corrisponde si deve innanzitutto individuare la difformità per poi sanarla con le dovute procedure ed infine aggiornare la planimetria al catasto.
IMPORTANTE
Spesso ci capita quando parliamo con dei clienti che loro alla domanda:
“…ma l’immobile è in regola? Ci sta qualche abuso?”
Loro rispondono:
“Si si è tutto regolare l’immobile è anche accatastato”.
Ora tra l’accatastamento e l’#abuso edilizio c’è un mondo.
Sono 2 cose opposte, due rette parallele che non si incontrano mai.
Quindi fai ATTENZIONE un immobile accatastato non significa che sia regolare, non significa che non ci sia nessun abuso edilizio.
Resta collegato e se tra i tuoi amici ci potrebbe essere qualcuno interessato ad acquistare casa condividi questo post così avrà più informazioni e anche lui farà un acquisto sicuro senza rischi.
Visura e Planimetria catastale,
non ti dicono che è tutto legale!