Spesso i miei clienti dicono: “i Notai guadagnano un sacco di soldi!”
Fanno questa affermazione considerando i costi complessivi di una compravendita immobiliare, il che è probabilmente dovuto dal fatto che non sono ben informati su quello che è il reale preventivo del Notaio.
Il costo complessivo (e quindi il preventivo del Notaio) di un atto notarile è determinato in grande parte da oneri di natura fiscale (imposte).
Il Notaio ad esempio anticipa per chi compra casa (il contribuente) le tasse.
In effetti chi compra casa deve pagare lui le imposte ma vengono pagate allo Stato direttamente dal Notaio.
Prendiamo ad esempio una normalissima donazione da padre a figlio.
E’ vero che l’imposta di donazione è esente sino ad un importo di un milione di euro (per le donazioni ad estranei o per quelle a favore di parenti più “lontani” l’imposta è pari all’8% o al 6%) bisogna, tuttavia, versare l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, l’imposta di bollo, la tassa ipotecaria e la tassa archivio.
Vengono inoltre rimborsate al notaio le cosiddette “spese di visura”, che sono gli oneri che il Notaio sostiene per eseguire le indagini ipotecarie e catastali nel ventennio che precede il trasferimento e sono variabili di atto in atto, in base alle trascrizioni e quindi da quanti controlli deve sviluppare.
Inoltre, nell’ambito del compenso destinato al Notaio c’è da considerare, oltre all’IVA, anche i versamenti che il Notaio, su ciascun atto, fa alla propria cassa previdenziale ed al consiglio Nazionale del Notariato.
Considera che negli ultimi anni queste ultime due voci hanno raggiunto un peso inimmaginabile, neppure paragonabile a quello sostenuto da qualunque altra categoria: sono più che raddoppiate, anche perché gran parte di questi proventi vengono utilizzati per finanziare – a costo zero per la collettività – oltre alle pensioni, anche il sostegno alle sedi notarili disagiate, la copertura assicurativa per eventuali danni causati ai cittadini nell’esercizio della professione, e così via.
In altri termini, quando si acquista un immobile c’è senz’altro qualcuno che guadagna moltissimo e non è né il notaio, né il mediatore immobiliare … ma lo Stato!
Il fatto che le persone percepiscano che tutto il compenso sia appannaggio esclusivo del Notaio rogante è frutto di una scarsa capacità comunicativa del notariato ma, forse, anche di una mentalità sbagliata di una parte della clientela, che, soprattutto in passato, avvertiva quasi come imbarazzante o poco elegante ciò che in realtà costituisce un vero e proprio diritto: chiedere e chiedere sempre al Notaio di giustificare ogni singola voce del proprio compenso.
In questo modo saprai esattamente quanto hai pagato esclusivamente al Notaio per la sua parcella.
Nel caso in cui acquisti casa e per farlo hai richiesto un mutuo, quando andrai a stipulare l’atto notarile pagherai di più, perché oltre alla parcella per l’atto di compravendita al Notaio pagherai anche la parcella per l’atto di mutuo.
Concludendo, quello che paghi al Notaio non sono tutti soldi suoi ma per un’alta percentuale sono imposte che lo stesso Notaio versa per te allo Stato.
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Buona CompraVendita!