Dopo infinite ricerche, decine di case visionate, finalmente hai trovato la casa che stavi cercando, ma sei preoccupato per l’assegno di caparra che devi allegare alla proposta d’acquisto?
Dopo molti mesi e le tante visite a vari immobili hai finalmente trovato un’abitazione che ti piace e ti sei deciso a formulare una proposta d’acquisto al proprietario.
Ma ti viene chiesto di allegare un assegno come impegno per l’acquisto (ma io non ho mai firmato un assegno; non ho il libretto degli assegni…) e ti sale il magone.
Tranquillo è una prassi che con le dovute precauzioni non corri NESSUN RISCHIO.
Ed ora ti spiego come tutelarti.
Può darsi che tu abbia trovato l’immobile da un privato o tramite un’agenzia quindi nel primo caso devi sincerarti tu di tutto perché non c’è nessuno che lo fa al posto tuo invece nella seconda ipotesi, l’agenzia o l’agente immobiliare, sono lì a garantirti l’acquisto di un immobile liberamente vendibile.
Ok Arcangelo ma: ‘’Perché devo fare la proposta scritta? Non la posso fare a voce?’’
Potrei raccontarti ed elencarti moltissimi casi di clienti che con questa strategia si stanno ancora mangiando le mani per aver perso la casa che a loro piaceva tanto e che poi si sono dovuti accontentare comprandone un’altra perché un altro acquirente gli aveva soffiato l’affare avendo sottoscritto una proposta con tanto di assegno di caparra che il proprietario aveva controfirmato.
Se è successo anche a te, non te la prendere con nessuno, perché la locuzione latina ’’Verba volant, scripta manent’’, tradotta letteralmente, significa “le parole volano, gli scritti rimangono”, vale anche per l’acquisto di un immobile.
Non si è mai concluso un grande affare senza mettere “nero su bianco”.
Ok sono d’accordo, però: “posso fare la proposta senza allegare nessuna caparra!?!”
L’assegno di caparra dimostra al proprietario la tua vera e reale intenzione di voler acquistare casa sua.
Ad esempio solo con la proposta senza nessun impegno economico quante proposte potresti fare in un giorno? Infinite.
Invece allegando un assegno di caparra? Una sola.
Ecco la differenza e poi un noto proverbio “tradotto” in vari dialetti dice: “senza soldi non si cantano messe.”
Quindi se sei interessato ad acquistare una casa, fai la proposta scritta al proprietario allegando un assegno, però prima ecco cosa devi “controllare”.
Allora facciamo due esempi, uno che acquisti direttamente dal proprietario e l’altro che lo fai tramite agenzia immobiliare.
- Prima ipotesi acquisti direttamente dal proprietario:
Questa è quella fase in cui devi fare molta attenzione ed andarci cauto.
Oggi ci sono tante normative da rispettare se non le mastichi ti consiglio di farti seguire da un esperto, fidati, rischi di perdere un bel po’ di soldini.
Ti sarà capitato di sentire dire da qualcuno che ha perso delle somme perché non ha potuto più acquistare una casa per X motivi.
Prima di versare qualsiasi cifra devi verificare che l’immobile sia liberamente vendibile e che la documentazione fornita dal proprietario sia sufficiente per la stipula del rogito notarile e soprattutto che non ci siano vincoli, irregolarità urbanistiche, ipoteche che potrebbero ostacolare o impedire la compravendita.
Come ti ho consigliato prima fatti seguire da un esperto perché di casi di persone che sono rimaste fregate ce ne sono un bel po’.
E’ successo anche ad alcuni miei clienti che poi hanno comprato casa con me, che per altre trattative hanno perso anche un bel po’ di risparmi messi da parte con tanti sacrifici, per aver acquistato un immobile NON VENDIBILE.
Così dopo aver controllato tutto e sei sicuro di quello che stai acquistando verserai una somma al proprietario per “bloccare” la casa, di solito viene versato come caparra confirmatoria ai sensi dell’art. 1385 c.c., quindi se successivamente dovessi rinunciare all’acquisto della casa perderesti la somma che hai versato, quindi pensaci bene.
- Seconda ipotesi acquisti con l’aiuto di un’agenzia immobiliare:
Uno dei motivi che una persona si rivolge ad un’agenzia immobiliare per l’acquisto della nuova casa è quello di essere assistita e tutelata.
Ma non sempre succede, infatti, devi prestare attenzione perché in tutti i campi c’è sempre qualcuno che non lavora come dovrebbe.
IMPORTANTE: Do per scontato che l’immobile sia dotato di tutta la documentazione necessaria per venderlo, perché altrimenti al proprietario non devi intestare neanche un bigliettino di auguri per il suo compleanno.
Ecco alcuni consigli:
- NON devi MAI intestare l’assegno all’agenzia, al titolare o a qualche collaboratore.
- L’assegno DEVI intestarlo al proprietario dell’immobile o nel caso di più proprietari a chi magari ha la quota più alta rispetto agli altri.
- Per verificare chi è il proprietario della casa devi leggere il titolo di provenienza oppure le visure ipotecarie effettuate sull’immobile.
- L’assegno deve riportare come di consueto la clausola NON TRASFERIBILE.
- L’importo dell’assegno NON è € 500,00 o € 1.000,00 non stai acquistando un motorino ma una casa, dimostra al proprietario che sei interessato, offri un minimo del 5% come caparra alla proposta.
Importante per te è sapere che l’assegno al momento della proposta è un deposito, infatti l’agenzia ti rilascerà una copia della proposta che funge come ricevuta che hai allegato l’assegno e l’hai consegnato all’agenzia.
Questo assegno diverrà caparra confirmatoria ai sensi dell’art. 1385 c.c. nel momento in cui il proprietario o nel caso di più proprietari TUTTI hanno accettato la proposta e tu sarai stato messo a conoscenza che la proposta è stata accettata, questa comunicazione potrà pervenirti anche tramite l’agenzia che te lo comunicherà attraverso raccomandata o posta certificata oppure consegnandoti una copia della proposta d’acquisto accettata.
Solo nel momento in cui vieni a conoscenza che la proposta è stata accettata la stessa diviene un contratto preliminare e quindi dopo questo momento se dovessi rinunciare ad acquistare la casa perderesti la somma versata.
Il proprietario di solito ha 15 giorni di tempo per decidere se accettare oppure no la proposta, se non accetta in questo lasso di tempo la proposta perde efficacia e quindi l’agenzia è tenuta a restituirti l’assegno, a meno che tu non sia interessato a formulare un’ulteriore proposta in base alla risposta del proprietario.
Dopo questo procederai alle altre fasi della compravendita come da proposta d’acquisto, preliminare di compravendita e atto notarile.
IMPORTANTISSIMO E CONSIGLIATISSIMO…
La proposta puoi subordinarla al buon esito della documentazione utile per la stipula dell’atto notarile.
In questo modo sarai ancor di più tutelato nel caso in cui l’immobile non sia dotato di tutto l’incartamento necessario per rogitare dal Notaio e il proprietario, oppure l’agenzia, saranno tenuti a restituirti l’assegno allegato alla proposta.
“Per acquistare casa serve il tuo impegno,
fai attenzione a quando firmi l’assegno!”